lunedì 3 dicembre 2007
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"Spazio spazio, io voglio, tanto spazio per dolcissima muovermi ferita: voglio spazio per cantare crescere errare e saltare il fosso della divina sapienza. Spazio datemi spazio ch’io lanci un urlo inumano, quell’urlo di silenzio negli anni che ho toccato con mano". ALDA MERINI
1 commento:
Ecco un esempio di arte in cui artefice e soggetto della rappresentazione sono indistinguibili.E mi sovviene il sospiro di Shakespeare:"Ah, come dev'essere dolce il vero possesso dell'amore, se la sua sola ombra è così ricca di gioia!".
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